Perché mi sono innamorato di Telegram?

Erano esattamente due anni fa, il 9 novembre 2015, quando un caro amico mi invitò ad iscrivermi a Telegram. “È meglio di “Whatsapp” mi disse. Erano i tempi in cui WhatsApp si pagava 0,89€ all’anno e non era ancora stata acquistata da Facebook. Ed io l’apprezzavo molto perché mi permetteva con qualche artificio di inviare le notizie di Vivere Senigallia ai lettori che desideravano riceverle sul telefonino.

Un po’ contro voglia mi iscrissi a Telegram. Subito scoprii con sorpresa che già tanti miei contatti la usavano. Poi provai a fare quello che facevo con WhatsApp: inviare le notizie di Vivere Senigallia. Proprio in quel momento scoccò la scintilla. Su Telegram era così facile che non volevo crederci. Basta creare un canale e chi vuole si iscrive e riceve le notizie, chi non le vuol più ricevere si cancella. In tempo reale si possono vedere gli iscritti e le letture di ogni singolo messaggio. Il canale può raggiungere un numero illimitato di iscritti.
Davvero tutto un altro mondo rispetto alle liste broadcast di Whatsapp che possono contenere solo 256 iscritti, che funzionano solo se il destinatario ha il tuo numero in rubrica, che se non vuoi dare il tuo numero a tutti devi usare un secondo account…

Dato che era così facile… ho dato spazio a un’altra delle mie passioni, le rose, a cui ho dedicato un altro canale. E nello stesso tempo ho scoperto altri canali utili o divertenti, come Planet Earth che mostra le foto di tutto il mondo, Repubblica, che mi permette di essere sempre il primo a conoscere le notizie, o Vangelo, che ogni mattina mi sveglia con il Vangelo del Giorno.

Dopo i canali è stata la volta dei bot. Si tratta di contatti che dietro non hanno una persona ma una macchina e che possono fare per te qualsiasi cosa. Chiamato_Bot ti avverte gratuitamente quando qualcuno ti ha cercato (se non lo sapete: ora le compagnie telefoniche addebitano i costi degli sms che ti inviano per dirti che qualcuno ti ha chiamato). Trackbot tiene traccia dei pacchi spediti con corriere espresso: per un utente Amazon compulsivo come me è una vera manna. Voicybot traduce quegli odiosi messaggi vocali in testo. (Funziona anche con quelli che arrivano da WhatsApp!). E questi sono solo alcuni esempi, ce ne sono tantissimi, utili e meno utili.

Infine i gruppi. Ci sono gruppi normali, come quelli che tutti conosciamo, con i nostri amici. E poi ci sono i supergruppi. Gruppi pubblici dove si discute di un determinato argomento. Ricordano molto i newsgroup di Usenet. Personalmente ne seguo assiduamente solo uno, Profumo di Libri, in cui si discute di libri con altri lettori. Ogni mese scegliamo un libro da leggere e commentare insieme. Ma ce ne sono molti altri, su tutti gli argomenti. Ad esempio ne sto lanciando uno sulla filosofia epicurea.
Nei gruppi e nei supergruppi, diversamente da WhatsApp, non si conosce il numero di telefono di tutti i partecipanti. Ognuno può scegliere il suo username, il mio è @michelepinto, in modo che tutti gli altri utenti possano contattarlo senza conoscerne il numero.
Telegram diventa così anche l’occasione per conoscere persone nuove in base alle loro idee e a quello che scrivono, e non solo in base alle loro foto. Un po’ come succedeva nella internet prima di Facebook. Ecco, se devo riassumere in una sola frase perché mi sono innamorato di Telegram è questa: “Dentro Telegram si respira la stessa aria della prima internet, quella dei pionieri che avevano tanta voglia di comunicare e condividere“.
Grazie a Telegram oggi ho tanti amici in più.

E non finisce qui!
Telegram è un archivio. Tutte le chat sono al sicuro sui loro server. Comprese le foto che ho mandato ad un account che ho aperto per mio figlio e che lui si ritroverà quando sarà più grande.
Un importante effetto collaterale è che la memoria del telefono resta libera.
Telegram ha anche un’ottima applicazione per PC e un fantastico editor per le foto. Sposto le foto dal cellulare al PC in un attimo e contemporaneamente le ritocco e ridimensiono. Mi fa risparmiare un sacco di tempo.

Telegram è anche libertà. Esistono tante applicazioni diverse di Telegram, specialmente per Android e per Windows (PC). Ognuno può scegliere la sua preferita, con qualche funzione in più o con una veste grafica particolare. Esiste una comunità di volontari che si occupa di tradurre in italiano e raccogliere i migliori client in giro per il mondo.

Spero di averti messo addosso quel poco di curiosità che basta per farti decidere di scaricare Telegram…

 

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