Con gli stessi personaggi di Magia ho scritto questo bigliettino per Anna che aveva molto apprezzato il racconto precedente.
9 Maggio
Primo pomeriggio:
Il sole sembra contento di aver ritrovato tutto il suo splendore dopo il grigio inverno e riscalda con entusiasmo tutta la città. E’ contento di scaldare le pelli bianche dei primi turisti tedeschi sulla spiaggia, si diverte a far lamentare per il troppo caldo gli automobilisti in coda ai semafori del centro, osserva curioso chi esce dai centri commerciali carico di buste. Ma il suo entusiasmo cresce ancora per quei raggi che puntano dritti dritti al parco dove alcune decine di bambini ridono e corrono senza sosta e senza logica.
In un angolo del parco dondola lentamente su di un’altalena Rosita. Sul viso ha un’espressione un po’ troppo preoccupata per una bambina di 10 anni.
-“Ciao Rosita! E’ tanto che aspetti? Come mai stai sull’altalena? Non è per i piccoli? – al massimo è per i bambini di terza- lo hai detto tu!”
-“Hai ragione, corriamo sul castello, così possiamo parlare!”
-“Chi arriva ultimo è una lumaca!”
-“Grazie per essere venuto Francesco! Ho un problema molto grave!”
-“Dimmi tutto, così te lo risolvo subito! Basta che dopo giochiamo al dottore!”
-“Stupido! E’ una cosa importante! Il ragazzo di mia zia, Luca, vuole lasciarla!”
-“Fa bene! Le fidanzate sono una perdita di tempo. Io da grande non mi sposo mica!”
-“Cattivo! Stammi a sentire fino in fondo.”
-“Aih! Non mi picchiare!”
-“Da quando zia Claudia sta con Luca è sempre felice, mi porta fuori, mi viene a trovare più spesso e mi fa i regali più belli.
Una volta mi ha detto che era tutto merito mio mio e di mio fratello se stava con il suo scoiattolino!”
-“Scoiattolino?”
-“Si, lei lo chiama così. Lui invece la chiama nuvoletta.
Dai, Francesco! Non ridere!”
-“Zio Luca poi è sipaticissimo. Ci porta sempre a spasso. Ci diverte tanto con i giochi di prestigio: ne conosce tantissimi! Una volta ha fatto volare una zolletta di zucchero nel te’ senza nemmeno toccarla! Io però non l’ho capito il trucco.”
-“Ma come lo sai che vuole lasciarla?”
-“Perché… mi vergogno a dirlo…”
-“Li hai spiati?”
-“No, è che … zio Luca si è innamorato di me!”
-“Dai… non piangere, vedrai che ti sbagli, su raccontami!”
-“Va bene! Allora, eravamoin gelateria e zia Claudia è andata in bagno. Zio Luca ha iniziato a lamentarsi, diceva che ha regalato un anello alla zia e che lei non lo mette mai. Dopo mi ha chiesto se avevo il ragazzo che cosa avrei voluto che mi regalasse il mio ragazzo.”
-“Ma no! Voleva solo un consiglio per il prossimo regalo da fare a tua zia!”
-“Anche io credevo così, poi invece l’altro giorno, per sbaglio ho sentito la zia che parlava con lui al telefono e diceva: -Cosa facciamo domani?- e dopo un po: -Uffa! Pensi sempre a Rosita! Ma ci penso io questa volta!- Allora zia è venuta a chiedermi se il giorno dopo andavamo a scegliere un vestito insieme.”
-“Perché non voleva che ti vedesse Luca, vero?”
-“Credo di si, ma non è finita! Mio fratello mi ha raccontato che quando io e la zia eravamo fuori Luca è venuto a casa e ha letto il mio diario!”
-“Ha lasciato delle tracce sul diario?”
-“Non lo so, ma perché guardi sempre l’orologio?”
-“Alle 6 devo andare a calcio.”
-“Ma sono le 3:20!”
-“Ah si? Beh, adesso corriamo a casa tua, perché dobbiamo cercare le prove sul diario!”
-“Ma non sono importanti! Io voglio sapere se devo parlare con la zia!”
-“Prima cerchiamo il diario, poi vedremo, dai corri!”
-“Ma che fretta c’è?”
Ore 3:35, casa di Rosita.
-“Guarda c’è la porta aperta.”
-“Dai entriamo!”
-“Vai prima tu, è casa tua.”
-“OK.”
-“Sorpresa!
Tanti auguri a te!
Tanti auguri a te!
Tanti auguri Rosita,
Tanti auguri a te!”
-“Grazie! Non me lo aspettavo! Ma siete proprio tutti! Zia come hai fatto a portare tutti miei compagni di scuola?”
-“Luca ha cercato i loro numeri di telefono nel tuo diario!”
-“Ah! Adesso ho capito!”
-“Ciao Francesco, avevo paura che non riuscissi più a portarla qua! Come è andata? Sospettava della festa?”
-“No, no signor Luca, un piano perfetto!”
Michele