La sera del 31 dicembre 1999 Philip J. Fry finisce per errore in una capsula di ibernazione da cui si sveglierà solo 1.000 anni più tardi, il 31 dicembre 2999. Fry non avrà difficoltà ad ambientarsi nel futuro, in fondo non dovrà fare altro che bere la sua bibita preferita, la slurm seduto sul divano a guardare la televisione. |
L’unica differenza? Nel 4° millennio le telenovelas sono interpretate dai robots, come ad esempio Calculon, star di “Tutti i miei Circuiti”. Memorabile la scena in cui Calculon avvita un bullone sul dito seghettato della robottina di turno come anello di fidanzamento.
Fin qui la fantasia, si tratta infatti della trama (ultrasintetizzata) del cartone animato Futurama creato dal papà dei Simpson, Matt Groening.
Ebbene, la realtà ha superato la fantasia con ben 992 anni di anticipo. Oggi pomeriggio al cinema una sala strapiena è rimasta a fiato sospeso per la dolcissima storia d’amore tra Eva e Wall•E.
Un giudizio?
Futurama entra di diritto nella storia della letteratura animata mondiale.
Wall•E è un film carino, apprezzabile per il messaggio anticonsumista ed ambientalista, ma francamente un po’ debole.