Siete ancora tutti li nonostante il lungo silenzio di questo blog?
Bè, mentre voi vi annoiavate aspettando che scrivessi qualcosa io ho letto un sacco di libri. Diciamo che è stata quasi una cura anestetizzante per non pensare a certi problemi sul lavoro, di cui non ho voglia di parlare, anzi, che proprio mi hanno fatto passare la voglia di scrivere in generale. Ma di questo ve ne eravate accorti da soli!
Quando è così scelgo i libri per il numero di pagine che hanno, più ne hanno meglio è…
Ecco l’elenco ed un breve commento ognuno.
L’amore non guasta
di Gionathan Coe
Il libro è molto bello, ma lo sono ancora di più i racconti scritti dal protagonista. Meborabile quello in cui un personaggio dichiara “Io sono Gay perché nel 77 il Chelsea è retrocesso“.
Belle le riflessioni sul pensiero e sull’incomunicabilità.
Non Vorrei Crepare
Boris Vian
Poesie scanzonate. Alcune molto divertenti. Si legge in fretta, qualcosa resta dentro, quantomeno un po’ di amore per la poesia.
Noi Bambini di strada
di Chiara Michelon
Senza dubbio il miglior libro dell’anno. Commovente, vivo, pieno di ottimismo, di speranza, di sapori, odori e colori lontani.
Si respira l’Africa, con le sue incredibili sofferenze e con le sue risorse infinite.
Qualcosa di più nell’articolo di Giulia Angeletti
La trilogia delle guardie,
di Terry Pratchett
Il geniale scrittore inglese ha inventato Mondo Disco, un mondo piatto, un disco appunto che poggia su 4 enormi elefanti che si appoggiano a loro volta su un’immensa tartaruga che nuota nel cosmo.
Su questo mondo vivono tutti i clichè del fantasy, dalla Morte, con falce fenerea e mantello nero ai potenti maghi fino ai non morti e ai licantropi.
Il tutto però si rivela una colossale parodia del nostro mondo, così i nani danno vita al comitato per le Pari Altezze e vampiri e zombi a quello per i diversamente vivi e così via.
Si ride tanto, e ogni tanto si pensa anche, grazie al comandante Vimes.
In Senso Inverso
di Dick K. Philip
Dick si conferma il genio indiscusso della fantascenza mondiale. Idee incredibili, come quella alla base di questo romanzo: il tempo che inizia a scorrere al contrario, sono rese quasi normali ed accettabili dalla penna magica di Dick.
Poi, come in tutti i suoi romanzi, sono i sentimenti personali del protagonista che fanno andare avanti il romanzo, lasciando un po’ indietro la fantasia sfrenata che ha dato il via a tutto. Ma Dick è fatto così, o lo si ama, o lo si odia. Io lo amo.
Colonizzazione Fase 4.
di Harry Turtledove
L’ottavo libro di una saga iniziata nel 1942 quando una spietata razza di rettili alieni è sbarcata sul nostro pianeta.
Nelle oltre 5.000 pagine di tutta la serie si dipanano le storie di uomini e alieni sparsi per tutto il pianeta, fino ad arrivare al 2036. Ma non penso sia giusto svelare di più sulla trama.
La saga è davvero entusiasmante, anche se l’ottavo volume è un po’ sotto tono.